Caraibi. Malecón è il vialone che segna tutto il lato settentrionale della città, e rende comunicanti i quartieri dell’Havana Vecchia, Centro havana, Vedado e Miramar. Una bella passeggiata, sulla quale è possibile incrociare molti autoctoni.
Cuba, un “coccodrillo verde con occhi di pietra e acqua”, ha 5.746 Km di costa ed offre la bellezza della città e l’intensità della natura. La capitale, L’Havana, è la più grande città dei La città è ricca di locali di interesse, come il Capitolio Nacional, che era la sede del governo prima della rivoluzione, o come il teatro dell’Opera, nonché il palacio de los Marquéses de Aguas Claras, sulla splendida plaza de la Catedral. Vicino alla Plaza Vieja c’è la Bodeguita del medio, storico e famossissimo locale frequentato da Ernest Hemingway. A L’Avana, naturalmente, uno dei principali luoghi della città è il Museo de la Revolución. Cuba è anche la meraviglia dei luoghi naturali. Molti sono i parchi naturali della provincia di Pinar del Rio, tra cui la Val de Viñales, dichiarata dall’Unesco Paesaggio Culturale dell’Umanità. La Penisola di Guanahacabibes e la Sierra del Rosario sono state dichiarate, sempre dall’Unesco, Riserve Mondiali della Biosfera. Per quanto riguarda le spiagge tra le più famose troviamo Varadero e Cayo Largo. Il turismo, nell’isola si è sviluppato e si sta sviluppando velocemente. Mentre persiste il dramma portato dall’embargo statunitense, l’economia di Cuba vede ormai il turismo in prima fila. Perché a Cuba è possibile vedere i coccodrilli a Cienaga de Zapata, o fare immersione a Maria La Gorda. Accanto alla possibilità di alloggiare nelle strutture convenzionate, assai diffuso, nell’isola, è il fenomeno delle casas particulares: case private di famiglie cubane dove i turisti possono alloggiare risparmiando e apprezzando l’ospitalità e la cucina cubana.
Gran parte della cucina cubana si appoggia a degli ingredienti base. Salsa di pomodoro, fagioli rossi, tuberi (alcuni esotici come la yuca, la malanga o il ñame) e soffritto fanno da base alla cucina cubana. Il soffritto è una frittura rapida di cipolla, pepe verde, aglio, origano in olio d'oliva e dà il sapore tipico ai piatti cubani. Nonostante i cubani siano abituati ad una cucina pantagruelica, si può, comunque, definire come una cucina sana, dove frittura e salse hanno un posto secondario.Una colazione tipica cubana consiste in fette di pane inzuppate nel caffe latte. I due pasti principali, pranzo e cena, si consumano generalmente davanti ad una tavola piena di cibo, con piatti di riso, fagioli e altri legumi, carne ed insalata. Sull’isola si può mangiare dell’ottimo pesce, preparato generalmente arrosto e accompagnato da salse che si fanno più piccanti quanto più ci si avvicina a Santiago de Cuba, ottimi frutti di mare e crostacei (come aragoste ed astici) spesso di grandi dimensioni. Molto diffusi anche i piatti di carne, soprattutto pollo e maiale, che si gustano con il riso, i fagioli neri o il mais, ingredienti che sono anche alla base dell’ajiaco, il piatto nazionale. A causa della presenza di una comunità cinese numerosa soprattutto a L’Havana è possibile provare piatti della cucina orientale. Ottima la produzione di frutta tropicale, come le banane (molto più piccole rispetto a quelle che si trovano in Italia ma estremamente più dolci e saporite), i manghi, le papaie, gli avocadi e le piccole ananas. Eccellenti anche i lime, i limoni di piccole dimensione ma estremamente succosi. Tra le bevande trova larga diffusione la birra nazionale, che si può trovare sia nella versione chiara, più leggera, che scura, decisamente più corposa. Ma la bevanda cubana per eccellenza è il rum, che qui viene chiamato ron, che è un distillato della canna da zucchero che viene prodotto in varie versioni dalle principali case come la Bacardi, l’Havana Club o la Varadero, tra cui il migliore è sicuramente l’anejo, l’invecchiato, che acquista in gradazione e profumi e resiste meglio all’invecchiamento. Oltre ad essere un ottimo liquore da bere assoluto, in quanto molto gradevole nonostante la sua alta gradazione (40° circa), il rum è famoso perché è alla base di numerosi cocktail, come il cuba libre o il mojito. Di buona fattura è anche il caffè cubano.
Il clima di Cuba è tropicale, caratterizzato dal soffio costante degli Alisei che provengono dall’Oceano Atlantico, è diviso in due stagioni distinte, quella secca che va da novembre ad aprile con temperature medie minime che variano tra i 18°C e i 21°C, e temperature medie massime tra i 27°C e i 26°C; e la stagione calda e piovosa che va da maggio a ottobre in questo periodo le temperature medie minime variano tra i 22°C e i 24°C, e le temperature medie massime tra i 31°C e i 29°C, durante questa stagione le precipitazioni sono abbondanti e di forte intensità, talvolta in questa stagione, specialmente tra agosto e ottobre si possono verificare violenti uragani.
La fascia costiera settentrionale è più esposta alle precipitazioni, con valori massimi di 3 000 mm annui sui versanti settentrionali dei monti, le regioni meridionali invece ricevono in media circa 1 000 mm di pioggia all'anno. La temperatura dall’acqua del mare, anche per la presenza della vicina corrente del Golfo, oscilla tra i 25°C e i 26°C da novembre ad aprile e tra i 27°C-30°C da maggio a ottobre. Il miglior periodo per visitare Cuba è la stagione secca tra novembre ed aprile.
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