Monte Rosa: Vacanza a Gressoney

Gressoney-Sant Jean e Gressoney-La Trinitè sono al centro del comprensorio sciistico del  Monte Rosa  che si sviluppa su tre valli. Dalla valle di Gressoney, si possono raggiungere con gli sci la Val d’Ayas e la Val Sesia. Una vacanza in montagna sul Monte Rosa vuol dire ben 180 km di piste, dotate d’impianti d’innevamento artificiale con ben 61 tracciati di vario livello di difficoltà e servite da ben 31 impianti di risalita.
A Gressoney- Saint Jean si scia su 21 km di piste , tra cui da non perdere la pista nera L.David che si snoda tra foreste di pini cembri e laghetti ghiacciati, mentre a Gressoney-La Trinitè il divertimento è assicurato da 53 Km di piste per buona parte dotate di impianti di innevamento artificiale.


Da qui, un moderno impianto di risalita porta al Colle di Bettaforca punto di collegamento tra Gressoney e la Val d’Ayas, mentre sul versante opposto si arriva a punta Jolanda, quindi al Gabiet fino ai 3000 metri del passo dei Salati, da cui parte il collegamento con gli impianti di Alagna-Valsesia. Per gli amanti dello sci da fondo a Gressoney-Sant Jean c’è uno dei percorsi di sci nordico più lunghi e suggestivi della Valle D’Aosta con ben 25 km di tracciati divisi in 5 anelli. Per tutti coloro che si vogliono cimentare per la prima volta nella discesa con gli sci, o per coloro che desiderano affinare le tecniche di discesa già apprese, possono rivolgersi alle varie scuole di sci come quella di Gressoney-Saint Jean in località Weissmatten mentre a Gressoney-La Trinitè in località Staffal è operativa la scuola Monte Rosa. Agli appassionati di snowboard e di frestyle, a Gressoney-La Trinitè, è dedicato lo Snow Park Gabiet dove il divertimento è assicurato tra jump, rail box e strutture varie, serviti da seggiovia a tre posti e un sottofondo di ottima musica. Chi non scia, può pattinare su piste di ghiaccio come quella in ghiaccio naturale del Club Trinitè o cimentarsi con le racchette da neve, lungo splendidi sentieri di neve fresca.
Per quanto concerne la cucina locale, gli antichi sapori e saperi continuano  a connotare le tavole regionali, proponendo la zuppa o la polenta alla Valdostana; la carne in umido a striscioline carbonade, il salame di capra o di manzo chiamato mocetta; il profumato lardo d'Arnad; la carne salata tzemesada; il prosciutto di Bosses; il sanguinaccio boudin e i favolosi formaggi d'alpeggio, primo fra tutti la Fontina Dop, seguita a ruota dal più magro Fromadzo Dop, dalla toma e dal più grasso Reblèque. Autentici tesori che regalano sapore e profumo anche ai piatti più semplici e casalinghi, e si sposano a meraviglia con i prodotti del sottobosco e i generosi vini regionali, come i rossi Nus, Donnas, Enfer d'Arvier, Chambave e altri.



Il clima sul Monte Rosa dobbiamo considerare che è molto rigido,  proprio come in tutte le vette delle Alpi nel periodo invernale. La stagione del 2010 è dalle premesse memorabili. Alla Capanna Regina Margherita (4.560 mt.), sulla vetta del Monte Rosa, la strumentazione dell'Arpa Piemonte non solo ha registrato un nuovo record mensile, ma anche la serie di punte inferiori ai -30 °C è di gran lunga la più estesa per il periodo. Nulla fermerà gli amanti della montagna che intrepidi si godranno la maestosità delle Alpi.

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